we three. Feel like an incubator (alexa)

we three. Feel like an incubator

Oggi mi vedresti meno febbricitante di ieri, ma sono tornata a casa mia.
La paura di lasciare tutto ancora una volta adesso la sento, ne sento l’odore. Sento che insieme a te sto perdendo anch’io un legame a questo suolo. Tu secerni paura di andar via, e partirai da solo.
E nella spinta che sento per voi due, per te e per colui che ti ostini a cercare nella notte e che non ammetterai mai di amare in fondo, che risiede la mia curiosità. Lui è più giovane, più carico, più bello. Vorresti possederlo e inglobarlo come identità, lo so, non sopporti che mi sia stato vicino per una manciata di ore, non sopporti di non aver partecipato. Tanta bellezza sottratta ai tuoi occhi proprio sul più bello.
Mentre vedo nuda questa umanità che pulsa e secerne timori e dubbi, mi si allarga il ventre, ti fagocita, fagocita i tuoi emuli e le tue proiezioni…e ti zittisce. Sei tornato feto. Partirai verso una nuova nascita. Non sei mai nato. Non ne hai memoria.
Non so dove andrò, magari torno a cercarlo, priva di feto, ancora una volta risorta da un cataclisma.
Un fresco tremito mi indicherà la strada, come sempre.
Capita che 2 o 3 siano solo numeri e non l’amore dei freak. A volte no.
Le nostre complesse identità bombardate di stimoli sono ingestibili; posso cullarvi in questa certezza, fanciulli senza peso, menti acerbe dalle incredibili intuizioni, feti luminescenti.

Noi tre siamo nati in uno strappo troppo forte.

Troppo forte per la mente di un bambino.

In un incubatoio di rettili. 

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